CONFINI D'EUROPA - TALSI (2007)

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regia / directed by: Corso Salani
cast: Liga Vitina
sceneggiatura / screenplay: Vanessa Picciarelli, Corso Salani
fotografia / cinematography: Corso Salani
montaggio / editing: Vanessa Picciarelli, Corso Salani
suono e aiuto regia / sound and director assistance: Anette Dujisin
produttore / producer: Gregorio Paonessa, Corso Salani
produzione / production: Vivo Film
venditore estero / world sales: Vivo Film
paese / country: Italy
anno / year: 2007
durata / film run: 53’
formato / format: Digi Beta Pal - colore
aspect ratio: ratio: 4/3
festival & awards: Miami International Film Festival 2009:
Cinema 360°; Buenos Aires International Festival of Independent Cinema 2008:
Foco Corso Salani Locarno International Film Festival 2008: Ici & Ailleurs
International Film Week México City 2008: Special Mention
Torino Film Festival 2007: Italiana.Doc - In Concorso

Talsi
(Confini d’Europa)
Talsi, in Lettonia, è una piccola città di confine, così prossima alla Russia da essere
quasi dimenticata, straniera persino agli abitanti della vicina capitale Riga.
Il territorio lettone, in particolare la regione del Kurzeme, è luogo d’incontro tra etnie,
lingue, religioni: la chiesa luterana convive con quella cattolica e con quella ortodossa,
i diversi gruppi etnici coesistono serenamente.
In particolare sono molto numerosi i Russi, insediatisi negli anni del comunismo, che
pur dovendo rinunciare alla propria lingua convivono ormai pacificamente con i lettoni,
dopo la conquista dell’indipendenza da La più ricca Danimarca, separata dal Mar
Baltico, preme anch’essa silenziosa dal vicino fuori campo del capitalismo occidentale,
acquisendo terre e ricchezze e condizionando l’economia locale. Per la sua
particolare posizione, Talsi rappresenta un formidabile campione geografico
e umano della Lettonia, un paese abitato prevalentemente da donne a causa
delle enormi perdite umane della seconda guerra mondiale, quando molti lettoni furono
uccisi e deportati durante l’occupazione russa e tedesca. Corso Salani non tenta
un’analisi rigorosa o scientifica di questo confine, ma decide di rappresentarlo, o
meglio di metterlo in scena, affidandosi ancora una volta a una guida femminile, la
giovane attrice del Teatro nazionale Lettone Liga Vitina.
Il racconto di una provincia diviene quindi storia corale di un universo femminile
evocato per tramite di Liga, straordinaria medium che ci mette in comunicazione
con le donne che incontra, calandosi nel loro personaggio, dialogando con esse o
introiettando le loro vite per trasmetterle in aperti monologhi di fronte alla macchina
da presa.
Quelle delle donne di Talsi sono storie di abbandono e povertà, ma anche di ottimismo
e desiderio di riscatto, di delusioni e speranze. Ma TALSI ci parla anche del
potere taumaturgico del teatro (e del cinema), del nodo di silenzio che stringe la provincia
del mondo e che, per mezzo di Liga, finalmente si scioglie in pianto.


Talsi
(Borders of Europe)
Talsi, a small border town in Latvia, is so close to Russia it is almost forgotten. It is
even alien to the inhabitants of the nearby capital Riga.
This Latvian territory, especially the Kurzeme region, is a crossroads of ethnicity,
language and religion. The Lutheran Church cohabits with Catholics and
the Orthodox, and different ethnic groups coexist serenely.
In particular, there are many Russians who settled here during the years of
Communism. Russians have lived peacefully with Latvians since independence in
1991, even though the latter have obliged the former to renounce their native language.
From across the Baltic Sea, rich Denmark exerts the silent, off-screen
pressure ofWestern capitalism: Danes have bought land and goods and influenced
the local economy.
Thanks to its unusual position, Talsi constitutes a remarkable human and geographical
sample of Latvia. Most of the population are still women because of the enormous casualties of
the Second World War, when many Latvians were killed or deported.
Corso Salani does not attempt a rigorous or scientific analysis of this European
border. Instead, he decides to represent – or rather stage – it by relying once again
on a female guide: a young actress from the National Latvian Theatre called Liga
Vitina.
The story of the province becomes, therefore, the story of a female universe
evoked by Liga. She is a remarkable medium who makes deep connections. She
becomes a kind of one-woman choir to act out the roles of the various women
she meets, and transforms their lives into monologues for the camera.
The stories of these Talsi women are tales of abandonment and poverty, but also of
optimism and desire for deliverance, of delusion and hope.
Talsi talks to us about the miraculous healing power of theatre and film. Through
Liga, the silence of the world’s afflicted provinces finally dissolves into tears.

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