Ciao Corso, amico mio
Corso Salani, bravissimo regista prima che attore, è morto all’improvviso. Le agenzie lo ricordano soprattutto come protagonista di Il muro di gomma di Marco Risi, ma i pochi che hanno potuto vedere i suoi film, come Gli occhi stanchi o Occidente, sanno che ad averci lasciato è un regista raro e originale. Per quel che mi riguarda, se n’è andato un caro amico, che incontravo puntualmente, ogni anno, al Trieste Film Festival. Ci sentivamo spesso, come qualche giorno fa, quando mi chiese consigli per un libro che aveva pronto, un diario di lavoro e di viaggio di uno dei suoi ultimi film. Voglio ricordarlo con questa foto, scattata sul tram che da Opicina, nel gennaio scorso, ci riportava a Trieste. Stava per iniziare a girare un film, a Opicina, terra di confine, come di confine e sui confini erano i suoi film. Ciao Corso, amico mio.
17/06/2010
Goodbye Corso, my friend
Corso Salani, an extremely talented director as well as an actor, died very suddenly. The film agencies remember him mostly as the star of Il muro di gomma (The Invisible Wall) by Marco Risi, but those few people who have been able to see his films, such as Gli occhi stanchi (Tired Eyes, 1995) or Occidente (The West, 2000), know that a rare and original director has left us. As regards myself, a dear friend has gone, who I used to meet at the Trieste Film Festival every year. We were often in touch, like a few days ago when he asked for my advice about a book he had written, a diary of work and travel regarding one of his latest films. I want to remember him with this photo, taken on the tram that brought us back to Trieste from Villa Opicina, last January. He was about to start filming a movie, at Villa Opicina a frontier town between Italy and Slovenia, just as his films were on the frontier and about frontiers. Goodbye Corso, my friend.
06/17/2010